L’individualità morale e culturale della Nazione Germania, a mio parere, si costruisce su un’idea di superiorità ed esclusivismo nazionale, per poi scoprire che l”Anima – Nazionale” e la volontà del destino individuale si annullano nel destino collettivo.
La tragedia storica che si è appena compiuta, siamo a ridosso del secondo conflitto mondiale, è la cornice di un incontro casuale e definitivo di due “Amanti” universali, assoluti (Kate Winslet e David Kross). Il giovane Michael è promettente e brillante; improvvisamente, nel suo percorso lineare, irrompe l'iniziazione sentimentale che scopre e libera il (ogni) piacere sessuale. “Dietro” di lui pesa una casa, la famiglia, il tempo e l’idea per nulla sotterranea di una rispettabilità borghese. “Dentro” di lui l’ossessione della “Donna” che domina nel gioco dell’amplesso e non solo. La sessualità in lei sembra oscillare continuamente tra applicazione di una volontà di supremazia e completa ed appagante estraneazione dalla realtà. Quella stessa estraneazione che procura l’esercizio della lettura, la stessa catarsi che diventa piacere ricercato, supplicato e barattato per la donna che non vi ha mai avuto accesso. Inizia “l’Odissea” della lettura, un’orgia letteraria consumata nell’improvvisato vascello della salvezza di un’angusta, arrugginita vasca da bagno.
Poi interviene la Storia e, nel Destino che deve compiersi, ognuno reciterà a regola la sua parte, perché in ciò consiste l’onore di questa Nazione. L’ impiegata rigorosa e zelante Anna Schmitt, scambia per un salario più dignitoso il suo lavoro di controllore sui tram con un lavoro di ispettore all’interno di un campo di lavoro. E si schiera definitivamente dalla parte della “Ragione” promossa dall’Etica di Stato. La “nazionalizzazione” della massa si compie in Lei, la responsabilità di assicurare ordine e disciplina all’interno del campo non si arresta neppure difronte all’Orrore. Da ora in poi sarà solo Anna Schmitt, la Kapò che garantisce la vita a poche, le sue favorite, sopravvissute all’olocausto e per sempre segnate dall’orrore degli abusi sessuali.
In Lui l’esperienza di quell’Intimità totalizzante ha edificato una cittadella inespugnabile. L’uomo di oggi è una bolla perfettamente vuota che stenta a galleggiare nell’atmosfera familiare fatta di affetti mai ricompensati appieno. L’Ossessione di quella donna assume nuove forme e sarà frustrazione per l’impossibilità di sottrarre lei al suo destino e insieme colpa che è “la Colpa” collettiva di tutto un popolo che ha girato la testa dall’altra parte.
Solo un segreto inconfessato tra “Amanti” può ancora custodire la depredata anima di Anna e difendere la sua fragilissima umanità dalla Condanna della Storia che giunge Necessaria e Inappellabile. Perfetto, ineccepibile forse è questo il limite di questa pellicola così classica, continuamente alla ricerca della perfezione in ogni scena, il più delle volte gli riesce, ma il rischio della patinatura è sempre in agguato.
recensione lucida, colta, profonda. complimenti