Schermaglie non sfugge all’esibizionismo un poco feticista delle classifiche. Ma il “The best of” è anche un pasto nudo prestato al commento di chi ci legge. Nelle visioni della redazione di Schermaglie, il 2009 è stato l’anno di Clint Eastwood (Gran Torino), Darren Aronofsky (The Wrestler), Michael Haneke (Il nastro bianco), Marco Bellocchio (Vincere) e Quentin Tarantino (Bastardi senza gloria). Una cinquina che lascia spazio sia alla differenza che alla convergenza. Il corpo di Timi/Mussolini e lo sguardo del ragazzo protagonista de Il nastro bianco: due modi opposti nel mostare la nascita e il radicamento della violenza nell’uomo. Qual è il più efficace? Questa è solo una delle possibili domande che sbuca fuori dal mare delle affinità e divergenze che attraversano il cinema. Un mare grigio, sfumato fino alla (non) fine. Schermaglie invita tutti i lettori a partecipare, commentare…
Alessia Brandoni
1. The Wrestler (carne macellata verso cui provare compassione, come nei quadri di Francis Bacon) ex aequo con Persecution (presentato a Cannes 2009, intenso scavo dentro le ambivalenze umane e la paura di esporsi all’altro: occorre avere il coraggio d’essere -un po’- invadenti se si vuole amare. Evviva Chareau!)
2. Lasciami entrare
3. Il nastro bianco
4. Nemico pubblico ex aequo Tony Manero
5. Milk
Andrea Lupattelli
1. Il nastro bianco
2. Gran Torino
3. The wrestler
4. Il mio amico Eric
5. A serious man
Annalisa Picardi
1. Up
2. Gran Torino
3. Il nastro bianco
4. Bastardi s3enza gloria
5. Il mio amcio eric
Arianna Biagi
1- Gran Torino
2- Milk
3- Revolutionary Road
4- Il mio amico Eric
5- Welcome
Chiara Lenzi
1. Vincere (La Storia come corpo-sguardo di Filippo Timi e la forza delle immagini-musica di Bellocchio)
2. Welcome (L’indimenticabile sguardo doloroso di Vincent Lindon in lotta con se stesso e le ingiustizie)
3. La forza visiva ed emozionante del sacrificio vitale di Clint Eastwood (in Gran Torino) e di Mickey Rourke (in The Wrestler)
4. La fantasia travolgente e matura di UP e Ponyo
5. Il coraggio di Vittorio Moroni per il suo Eva e Adamo e per aver distribuito Il silenzio prima della musica di Eric Daniel Metzgar…
Daniele Lupi
1. Il nastro bianco
Edoardo Zaccagnini
1. Gran Torino
2. Il nastro Bianco
3. Vincere
4. Fortapasc
5. Welcome e A serious man
Fabrizio Croce
1. The Wrestler, con menzione speciale allo sguardo sconsolato che Marisa Tomei rivolge a Mickey Rourke prima del suo ultimo combattimento,uno degli adii più struggenti che il recente cinema ricordi
2. Il nastro bianco, perchè è in assoluto un grande film e in particolare ha dei momenti di altissima potenza,su tutti l’immagine del manifesto: raramente ho visto in un bambino un sguardo così fosco, disperato, rabbioso.
3. Bastardi senza gloria perchè non dimenticherò facilmente il volto della vendetta ebrea e perchè forse sono d’accordo, questo potrebbe essere il capolavoro di Tarantino….
4. 500 giorni insieme, perche è l’esempio scanzonato di come si possa coniugare leggerezza e profondità e perchè finalmente anche ad un personaggio maschile è concesso di essere così tenero, vulnerabile, idealista…
5. Qualche momento sparso quà e là di film che ho amato ma non mi hanno convinto fino in fondo: il doppiaggio in diretta che Penelope Cruz fà a se stessa ne Gli abbracci spezzati, Sam Rocwell e il suo clone che ricordano il primo incontro con la moglie in Moon, Sally Hawkins che balla il flamenco in La felicità porta fortuna
Inclassicabili in qualsiasi categoria:Vincere di Marco Bellocchio e Antichrist di Lars Von Trier.
Gianluca Wayne Palazzo
1. Gran Torino
2. The Wrestler
3. Bastardi senza gloria
4. Frost/Nixon
5. Fa’ la cosa sbagliata
Giovanna Quercia
1. Vincere
2. Il nastro bianco
Giustino Finizio
1. Lasciami Entrare
2. The Wrestler
3. Up ex-aequo District 9
4. Gran Torino
5. Nemico Pubblico
Maria Giovanna Vagenss (da Parigi)
1. Il nastro bianco
2. Lebanon
3. Go get some Rosmary , Ben e Josh Safdie
4. Un prophète, Jacques Audiard
5. Blind pig who want to fly, Edwin (Indonesia)
Marino Galdiero
1. Gran Torino
2. Il nastro bianco
3. Vincere
4. A serious man
5. Moon
Sergio Ponzio
1. Louise Michel di Benoît Delépine e Gustave Kervern
1. The Boat that rocked (I love radio rock) di Richard Curtis
poi:
2. Antichrist di Lars Von Trier
3. A Serious Man dei Cohen
4. Moon di Duncan Jones
5. Home di Ursula Meier
Vincenzo Avagliano
1. Gran Torino
2. A serious man
3. The Wrestler
4. Dieci inverni
5. Questione di cuore