È stato un anno mirabile per il cinema italiano, basterebbe menzionare la doppietta internazionale di Gomorra e Il Divo a tal proposito e che puntualmente trova conferma nelle preferenze personali dei redattori di Schermaglie. Ma sarebbe ingiusto limitare il tutto a soli due film. C’è di più. Appena cinque anni fa molti di quelli che scrivono su questa rivista avrebbero avuto difficoltà a scegliere tra quanto prodotto in Italia, semplicemente perché non c’era molto da scegliere. Invece il 2008 è stato ricco anche se ancora problematico per quanto riguarda la nostra cinematografia. Insomma, volendo cogliere un barlume di speranza, sembra essere tornato l’interesse a raccontare il mio/nostro Paese. Non è male. Ovviamente il the best of è un gioco, con tutta la parzialità dovuta alla regola di poter indicare al massimo 5 opere, limite che con fantasia è stato da molti superato, come potrete leggere. Si tratta di film usciti nelle nostre sale durante il 2008, tuttavia alcuni della redazione hanno preferito indicare quelle produzioni d’autore viste nei festival, le loro scelte fanno emergere un’altra questione: il provincialismo della distribuzione nostrana. Ma questo è un ulteriore problema. Buona lettura. (mg)

Alessia Brandoni

1. Racconto di Natale di Arnaud Desplechin ex-aequo con Rachel sta per sposarsi di Jonathan Demme
2. La classe di Laurent Cantet ex-aequo con Il matrimonio di Lorna di Jean Pierre e Luc Dardenne
3. Il resto della notte di Francesco Munzi ex-aequo con Gomorra di Matteo Garrone
4. Stella di Sylvie Verheyde ex-aequo con Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio
5. The Hurt Locker di Kathryn Bigelow ex-aequo con Wall-E di Andrew Stanton

Un premio per il salutare disturbo a Caos Calmo di Antonello Grimaldi, Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel, Improvvisamente l'inverno scorso di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, Biùtiful Cauntri di Esmeralda Calabria.

Una menzione di biasimo a Come Dio comanda di Gabriele Salvatores e a Noi due sconosciuti di Susanne Bier.

Andrea Lupattelli
1. Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen
2. Onora il padre e la madre di Sidney Lumet
3. Gomorra di Matteo Garrone
4. La classe di Laurent Cantet
5. La banda di Eran Kolirin

Una menzione speciale ad Appaloosa di Ed Harris visto al Festival di Roma. Mi perdoni il vecchio Clint, comunque regista del decennio che sta per finire. Mi spiace anche per i Dardenne.
I peggiori dell'anno: Jumper di Doug Liman, Aliens vs Predator di Colin e Greg Strause, I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo, Come Dio comanda di Gabriele Salvatores.
 

Anne Preckel
1. Il petroliere di Paul Thomas Anderson
2. Gomorra di Matteo Garrone
3. Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel
4. Happy go lucky di Mike Leigh – Best comedie
5. Alexandra di Aleksandr Sokurov

Direttamente dai festival, due menzioni speciali: Best docs a Rendez-nous nos maliens di Virginia Berda, Don robertos shadow di Hakan engström e Juan diego spoerer, Bikos children di Vuyisa Breeze Zoko; Best animazioni: Addicted ahead of time di Rao Heidmets, Teat beat of sex di Signe Baumane.

Arianna Biagi
1. Once di John Carney
2. Changeling di Clint Eastwood
3. Il papà di Giovanna di Pupi Avati
4. Tutta la vita davanti di Paolo Virzì
5. Gomorra di Matteo Garrone

Daniele Lupi
Migliori uscite straniere: Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne; Il futuro non è scritto di Julien Temple; Stella di Sylvie Verheyde; La famiglia savage di Tamara Jenkins; Gli acchiappafilm di Michel Gondry
Migliori italiani: Gomorra di Matteo Garrone; Pranzo di ferragosto di Gianni di Gregorio; Cover boy di Carmine Amoroso; Lascia perdere Johnny! di Fabrizio Bentivoglio; Non pensarci di Gianni Zanasi.
Migliori riscoperte: Le armonie di Andreas Werkmeister di Béla Tarr; Anni difficili di Luigi Zampa

Edoardo Zaccagnini
La sfuriata italica: Gomorra di Matteo Garrone, Il divo di Paolo Sorrentino, Il resto della notte di Francesco Munzi, Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari. Sussulto d'orgoglio, colpo di coda, sonoro risveglio, faccia il tempo. Ci dica lui la verità. Intanto, eppur, si muove. Ed è meglio così.

I soliti maestri Yankee:  Christopher Nolan de Il cavaliere oscuro, Jonathan Demme di Rachel sta per sposarsi, Sidney Lumet di Onora il padre e la madre, lo Scott di American Gangster (non quello di Nessuna verità). Il doppio Allen
di Vichy, Crsitina Barcellona e Sogni e delitti, la Bigelow di The Hurt Locker e poi, naturalmente, il maestro per eccellenza, il duro e sensibile Clint di Changeling. Male Spike Lee.

Segnali di vita dall'Europa: La classe di Laurent Cantet, Happy go lucky di Mike Leigh, La Banda Baider Meinhoff di Uli Edel, The Millionaire di Danny Boyle , Le tre scimmie di Nuri Bilge Ceylan, Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne, Il giardino dei limoni di Eran Riklis, Racconto di Natale di Arnaud Desplechin, Stella di Sylvie Verheyde. Male Wenders..

Doc. per tutti: Maradona By Kusturica.
Piccola Italia: Cover Boy di Carmine Amoroso, Una notte di Toni D'Angelo, Riprendimi di Anna Negri, Tutto torna di Enrico Pitzianti. Cosine fatte con la testa e con il cuore…

P.S. Come dimenticare il raddoppio dei Cohen e Lo Scafandro e la farfalla.

Fabrizio Croce
1. Into the wild di Sean Penn
2. Away from here- Lontano da lei di Sarah Polley
3. Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne
4. Rachel sta per sposarsi di Jonathan Demme
5. Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel

Giovanna Quercia 
1. Il divo di Paolo Sorrentino, perché è Grande Cinema e per il coraggio di fare un film su un politico vivente nell’Italia che non distribuisce W. di Oliver Stone
2. Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne, perché commuove improvvisamente dopo averti gelato il sangue
3. Racconto di Natale di Arnaud Desplechin, per la leggerezza e la fluidità con cui racconta di drammi familiari
4. Tutta la vita davanti di Paolo Virzì e Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, perché provano seriamente a rappresentare dei ventenni italiani senza farsi contaminare dal moccia-muccinismo…
5. Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel, perché dimostra che la malattia acuisce i sensi

Menzione speciale per la scena migliore: l’esecuzione capitale in Changeling di Clint Eastwood

< p>Giustino Finizio
1. Il petroliere di Paul Thomas Anderson
2. Il divo di Paolo Sorrentino
3. Wall-E di Andrew Stanton
4. Onora il padre e la madre di Sidney Lumet ex-aequo con Rachel sta per sposarsi di Jonathan Demme e La famiglia Savage di Tamara Jenkins
5. Alexandra di Aleksandr Sokurov ex-aequo con La classe di Laurent Cantet

Marino Galdiero
1. Gomorra di Matteo Garrone
2. Il divo di Paolo Sorrentino
3. Il Petroliere di Paul Thomas Anderson
4. Wall-E di Andrew Stanton
5. Rachel sta per sposarsi di Jonathan Demme

Sergio Ponzio
1. REC di Jaume Balaguerò
2. La zona di Rodrigo Plà
3. Il futuro non è scritto (Joe Strummer – The future is unwritten ) di Julien Temple
4. La famiglia Savage di Tamara Jenkins
5. L'ultima missione di Olivier Marchal

Stefania Bonelli

1. Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne
2. Il resto della notte di Francesco Munzi
3. Il petroliere di Paul Thomas Anderson
4. Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen
5. Wall-E di Andrew Stanton
Vincenzo Avagliano
1. Changeling di Clint Eastwood
2. La famiglia Savage di Tamara Jenkins ex aequo con Il Divo di Paolo Sorrentino
3. Riprendimi di Anna Negri
4. Happy go lucky di Mike Leigh
5. Tutta la vita davanti di Paolo Virzì
Due gioiellini: Wall-E di Andrew Stanton e Once di John Carney
Da Parigi – Maria Giovanna Vagenas
1. Serbis di Brillante Mendoza
2. Le silence de Lorna (Il matrimonio di Lorna) di J. P. e L. Dardenne
3. Moma'man di Azazel Jacobs
4. Vegas di Amir Naderi
5. Wonderful town di Aditya Assarat
6. Snow di Aida Begic
Best doc: Z32 di Avi Mograbi; Tyson di James Toback
Best animation: Vals with Bashir di Ari Folman
I 5 film  più votati dalla redazione di Schermaglie:
1. Gomorra di Matteo Garrone
2. Il matrimonio di Lorna dei Fratelli Dardenne
3. Il divo di Paolo Sorrentino
4. Il petroliere di Paul Thomas Anderson
5. Rachel sta per sposarsi di Jonathan Demme 

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