Domenica 11 marzo – Road To Ruins Film Festival – suoni e visioni del rock – presenta al Cinedetour (alle ore 21.00) VINYLMANIA (When Life Runs at 33 Revolutions per Minute).
Sul rapporto tra Vinile e Cinema sarebbe da farci una tesi di Laurea. O iscriversi all’università solo per quello. Non sappiamo la storia del libretto degli esami accademici di Paolo Campana, ma il suo documentario Vinylmania, oltre a far apparire la nostra collezioni di 33 giri minuscula è un atto d’amore e un’indagine accuratissima su un mondo di appassionati dato per moribondo ogni volta da oltre trent’anni. Anche se la mattina dopo poi rinasce sempre più numeroso e compatto in qualche mercato dell’usato o Fiera della musica indipendente. Come ha dichiarato lo stesso regista in sede di presentazione, la cosa che più affascina nel mondo del vinile, è quella che il possesso di un disco ti dà l’illusione di avere la musica, di custodirla. In questo formato la musica diventa come qualcosa di concreto, di materiale. Un concetto un po’ paradossale per qualcosa che per definizione si disperde nell’aria. Forse è per questo che le generazioni più giovani hanno riscoperto questo formato per un maggior bisogno d’identità di fronte ad una dimensione sempre più fatta di 0 e 1. In secondo luogo dietro la musica, dietro il vinile c’erano delle incredibili storie piene di umanità che volevo raccontare. Per questo il percorso del film è strutturato come un viaggio che parte dalla mia esperienza personale e attraversa l’universo delle altre esperienze. Si parte quindi dalle qualità visive ed estetiche del disco e ci si addentra via via in quello che sono le qualità più immateriali legate all’oggetto come ad esempio la memoria collettiva e personale.
Se ci pensiamo, anche dal punto di vista strettamente mercantile la collezione del vinile può avviare un commercio più che vantaggioso. Immaginate quanto possono valere un centinaio di cd del 2001? Dieci vinili del 2003? Come ogni cultore che si rispetti però, Campana è mosso solo da quella classica passione da amatore che il più delle volte fa i conti con il rimborso spese sottile come gli asciugamani da motel. Quella stessa alta fedeltà che lo ha spinto ad andare a cercare Philippe Cohen Solal (Gotan Project), Winston Smith (creatore delle copertine di Dead Kennedys, Green Day, Ben Harper), e il grande Peter Saville (do you remember Joy Division e New Order?).
Domenica 11 marzo, nell’ambito delle serate della Road to ruins festival al CineDetour di Roma, Vinylmania sarà presentato con la presenza dell’autore che magari racconterà anche come è andata la campagna lanciata lo scorso anno su Kickstarter per finanziare l’uscita internazionale dell’edizione con doppio dvd del film. L’idea era quella di raccogliere 33.000 dollari in 45 giorni.
Qui sotto ci sono tutti i link utili per saperne di più:
Per info: Cinedetour – Via Urbana, 107 – Roma