Vi aspettiamo venerdì 26 maggio 2017 al Detour di Roma per presentarvi lo straordinario film del regista francese Arnaud Desplechin, in concorso al Festival di Cannes 2017, con il suo film capolavoro, I re e la regina (Rois & reine), presentato alla 61esima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia del 2004.
L’appuntamento è alle 20.30 con il buffet a cura di Schermaglie, Cinema inoltre, per poi vedere insieme il film, in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
La pellicola è un’originale riflessione sui rapporti umani. Due le storie che si intrecciano: quella di Ismael (uno straordinario Mathieu Amalric ), un musicista ricoverato in un ospedale psichiatrico, procede con un andamento schizzato e demenziale, mentre quella della sua ex moglie Nora (l’intensa Emanuelle Devos), la “regina” che si autoconfessa lungo tutto il film, segue i toni più inquieti e poetici del diario intimo.
Le figure maschili si comportano come “re” messi a nudo dalla verità dell’amore a cui la vita risponde con crudeltà e incertezza. Il paradosso che si sviluppa è che troppo amore può generare i suoi estremi, la vanità e il narcisismo di cui il padre di Nora accusa la figlia nell’ultima inconfessabile lettera lasciata come suo testamento.
Tra crudeltà e tenerezza, improvvise e contraddittorie esplosioni di vita, attraverso il carismatico, debordante, emotivissimo Ismael e i ripiegamenti nella memoria e nell’immaginario fantasmatico di Nora, con tanto di prima, tempestosa, assoluta storia d’amore visitata e interrotta dalla morte, questo film caleidoscopico seduce e conquista senza ricorrere agli espedienti convenzionali del melò di cui, comunque, nutre la sua anima fiammeggiante. Con un misto di commedia e tragedia, distanziamento critico e partecipazione emotiva, lucida e ironica analisi delle relazioni umane, tra amanti, tra generazioni, tra presunti sani e inequivocabili folli, I re e la regina è capace di lasciare un segno indelebile nello spettatore aperto ad accogliere e a farsi abitare dalla sua grazia e dalla sua profondità.
E c’è quello che è probabilmente il dialogo più toccante ed autentico tra un “padre” e un “figlio” (Ismael e il figlio di Nora) visto nella recente storia del cinema.
Buona visione!