Quattro serate – da giovedì 19 a domenica 22 aprile – per vedere, rivedere, scoprire il cinema di Daniele Gaglianone alla presenza del regista, Gianluca Arcopinto e altri ospiti. I NOSTRI ANNI – il cinema e il teatro di Daniele Gaglianone è organizzato dalla rivista www.schermaglie.it in collaborazione con il Cineclub Detour (www.cinedetour.it) e la rivista Sentieri Selvaggi (www.sentieriselvaggi.it).
Si ripercorrerà la cinematografia di Daniele Gaglianone (classe ’66) a partire da PIETRO acclamato al festival di Locarno per arrivare all’inedito RATA NECÉ BITI fino all’ultimo RUGGINE, passando per NEMMENO IL DESTINO senza dimenticare l’attività teatrale con il video dello spettacolo IN QUALUNQUE MODO QUESTA GUERRA FINISCA con il gruppo Buio fuori.
Produzioni avventurose. Un cinema che non ha mai ceduto alle leggi di mercato, che ha osato andare contro il sistema per esistere e resistere. Lo sguardo di Gaglianone è schietto, dolorosamente onesto sul reale, sul nostro tempo, sul passato che è ancora presente, sulle contraddizioni dei nostri anni, sulla memoria. Il suo è un cinema che si fa corpo del presente, testimonianza della storia, che si fa esigenza di raccontare per immagini attraverso luci, ombre, montaggio, silenzi, suoni e rumori, gli sguardi dei personaggi. Il cinema di Gaglianone è fatto di corpi, di volti, di luce e di suono, possiede una natura assolutamente fisica, tattile in cui la mdp cerca di stabilire un contatto quasi impudico con i soggetti che filma.
Gaglianone dà volto alla periferia delle nostre città (non importa quale), che diventa paesaggio di una desolazione, di uno svuotamento dell’anima (Nemmeno il destino, Pietro, Ruggine).
S’inizia Giovedì 19 aprile con il video dello spettacolo teatrale IN QUALUNQUE MODO QUESTA GUERRA FINISCA ispirato al poeta e romanziere Malcom Lowry e PIETRO (Festival di Locarno 2010) un viaggio nella solitudine e nell’alienazione della società contemporanea attraverso un corpo, quello di Pietro, intrappolato in un luogo, la periferia di una grande città, dove la rabbia e la disperazione soffocano ogni possibilità di fuga.
Venerdì è l’occasione per scoprire o rivedere NEMMENO IL DESTINO – presentato al Festival di Venezia 2004 e vincitore del Tiger Award al Festival di Rotterdam è una storia di una maturazione dolorosa ma anche di una coraggiosa riconciliazione con la vita, attraverso il fuoco di una rivolta innanzitutto interiore. Alessandro e Ferdi i due giovani protagonisti si muovono nello spazio fisico e mentale della periferia urbana e dell’anima. Hanno fra i 15 e i 17 anni, sono compagni di scuola insieme all’amico Toni. Ale e Ferdi cercano un loro luogo, il proprio posto nel mondo.
Sabato, serata speciale, ospitata da Sentieri Selvaggi, con RUGGINE presentato all’ultimo Festival di Venezia. Sandro, Carmine, Cinzia bambini vivono alla periferia di una grande città. Un luogo sacro. Il castello di ruggine e l’arrivo dell’Orco che segnerà per sempre le loro vite.
Da non perdere (domenica) l’inedito RATA NECÉ BITI – la guerra non ci sarà, presentato al Festival di Locarno e vincitore del David di Donatello Miglior documentario 2009: viaggio poetico nell’ex Jugoslavia di oggi. Il documentario che non ha mai trovato una distribuzione è uscito in questo giorni in dvd nella collana Cinema Autonomo italiano pubblicata da Derive Approdi.
Per informazioni: Cineclub Detour @ Oasi Urbana – Via Urbana 107 00184 Roma – http://www.cinedetour.it/ – cinedetour@tiscali.it
Giovedì 19 aprile ore 20.30 IN QUALUNQUE MODO QUESTA GUERRA FINISCA compagnia il Buio Fuori (spettacolo teatrale del 2007) (Video 45’)
Ideazione di Daniele Gaglianone e Evandro Fornasier, regia di Daniele Gaglianone, musica di Lalli, Evandro Fornasier, Daniele Gaglianone, scene di Enrico Saletti, costumi di Fucalina.
Con: Diego Canteri, Pietro Casella, Evandro Fornasier, Lalli, Francesco Lattarulo, Fabrizio Nicastro, Diego Zanotto Contino. Compagnia “ilbuiofuori” – Festival delle Colline (Torino).
Ispirato a Malcom Lowry, romanziere e poeta del secolo scorso: sguardo attonito e insieme sarcastico nei confronti dell’orrore del Novecento.
a seguire ore 21.30 PIETRO (Festival di Locarno 2010 – 82’)
Con Pietro Casella, Francesco Lattarulo, Fabrizio Nicastro.
A seguire incontro con Daniele Gaglianone e altri ospiti a sorpresa
Un viaggio nella solitudine e nell’alienazione della società contemporanea attraverso un corpo, quello di Pietro, intrappolato in un luogo, la periferia di una grande città, dove la rabbia e la disperazione soffocano ogni possibilità di fuga.
Venerdì 20 aprile ore 20.45 NEMMENO IL DESTINO (Festival di Venezia 2004 e Tiger Award al Festival di Rotterdam – 110’)
con Mauro Cordella, Fabrizio Nicastro, Giuseppe Sanna.
Presentato al Festival di Venezia 2004 e vincitore del Tiger Award al Festival di Rotterdam è una storia di una maturazione dolorosa ma anche di una coraggiosa riconciliazione con la vita, attraverso il fuoco di una rivolta innanzitutto interiore. Alessandro e Ferdi i due giovani protagonisti si muovono nello spazio fisico e mentale della periferia urbana e dell’anima. Hanno fra i 15 e i 17 anni, sono compagni di scuola insieme all’amico Toni. Ale e Ferdi cercano un loro luogo, il proprio posto nel mondo.
Incontro con Daniele Gaglianone e altri ospiti a sorpresa.
Sabato 21 aprile ore 21.00 RUGGINE (Giornate degli autori – Festival di Venezia 2011 – 109′) alla Sala di Sentieri Selvaggi in Via Carlo Botta, 19
a seguire l’incontro con Gianluca Arcopinto produttore del film.
Ruggine, a indicare non solo la sostanza che si deposita sulle strutture di ferro e le corrode, ma anche un sentimento negativo che contagia, invade e logora l’esistenza delle persone che va a toccare, alimentato e rafforzato, e non sepolto, dal tempo che passa. Sandro, Carmine, Cinzia bambini vivono alla periferia di una grande città. Un luogo sacro. Il castello di ruggine e l’arrivo dell’Orco che segnerà per sempre le loro vite.
Domenica 22 aprile ore 20.30 RATA NECÉ BITI – la guerra non ci sarà (David di Donatello Miglior documentario 2009 – 170’)
Introduce Gianluca Arcopinto produttore del film.
Zoran, Sasa, Aziz, Hajra, Mahomed uomini e donne, giovani e vecchi si raccontano davanti alla mdp. Viaggio poetico nell’Ex Jugoslavia di oggi. La guerra è davvero finita?
Locandina: I nostri anni