di Fabrizio Croce/Da Carol di Todd Haynes a La memoria dell’acqua di Patricio Guzman, passando per gli inediti folgoranti programmati durante le serate al Cineclub Detour come Mes seances de lutte di Jacques Doillon e Cavalo Dinheiro di Pedro Costa, le immagini dei volti e dei luoghi del cinema della stagione cinematografica appena trascorsa, secondo la redazione di Schermaglie, Cinema inoltre.
Evviva il cinema, cazzo!
Fabri grazie, mi sono divertita e emozionata, in particolare i frammenti scanditi dai suoni elettrici dei REM, tutti quei corpi non più (solo) chiusi in ossessioni private ma in corse, fughe, battaglie, attese e srotolamenti che stanno a dire d’un disperato e però vitale rapporto col mondo (come nel bellissimo Al di là delle montagne). La parte finale, poi, col film di Guzman, con quel fotogramma che si fa eco di un passaggio umano, di uomini cancellati e umiliati da altri uomini per brama di possesso e potere, ma che si fa anche intensità, passaggio al limite, restituzione di memoria, rimossa, e dialogo fluido con chi non c’è più.
Mi piace molto il titolo così, al plurale.
Quanto amore per il cinema in 6 minuti e mezzo!