Prima di scrivere l’ultima parola di questo pezzo – probabilmente – saremo tornati innumerevoli volte su Soundcloud per controllare se nel frattempo è uscita qualche tipo di anteprima da Knots, il nuovo e imminente secondo lavoro dei Crash Of Rhinos.
In questo 2013 forse abbiamo atteso con maggiore impazienza solo Mbv, l’album che – a ventidue anni dall’indimenticabile Loveless – ha segnato il ritorno discografico dei My Bloody Valentine.
A parte qualche breve apparizione live nel 2007, il gruppo shoegaze irlandese in tutto questo tempo – purtroppo – non ha mai lasciato troppe tracce.
Memorabili, di sicuro, le incursioni del loro leader Kevin Shields nelle colonne sonore di Marie Antoniette e soprattutto Lost in Traslation. Per certi versi le soluzioni sorde e malinconiche di Sofia Coppola sembrano essere lo scenario ideale per le ambientazioni dense e le precipitazioni umorali della band di Isn’t anything. el suono inconfondibile dei My bloody Valentine del resto colpisce soprattutto l’impostazione incredibilmente visiva e cinematografica del loro approccio, che, come in un film di Todd Solondz o Wes Anderson, riesce ad affascinare molto di più per quello che lascia intendere o intravedere che non quello che nell’insieme ti tramortisce a primo impatto. E’ strano che proprio il regista del recente Moonrise Kingdom, un autentico cultore della musica indie anni ’90 e che spesso ha ricorso nei suoi film a gente come Ellioth Smith, Jarvis Cocker e Sigur Ròs non si sia mai servito di nessun brano dal repertorio dell’ensemble di Shields.
Ad una ricerca appena poco più che approssimativa è curioso anche constatare che al cinema le band shoegaze non abbiano mai trovato molto spazio nelle colonne sonore e che tutte le volte che sono state considerate, quasi mai si è trattato dei My Bloody Valentine. Lo stesso Gregg Araki, il regista dreampop per definizione e che ha usato ripetutamente gli Slowdive, i Ride o i Jesus & mary Chain nei suoi classici Mysterious Skin, The Doom Generation o Nowhere non si è mai spinto a utilizzare alcun brano della band shoegaze più importante di sempre. Unica eccezione il mastering di Sweetness and light. Brano degli indimenticabili Lush, ma riarrangiato da Kevin Shield per la commedia romantica Splendor del 1999.
Larry Clark, premiato recentemente a Roma per Marfa girl, un film intenso e con una colonna sonora strepitosa e incredibilmente diy è forse uno di quei registi più vicini ad un’estetica alternativa tipicamente anni ’90. Il suo indimenticabile Kids, non coinvolse i My Bloody Valentine, ma riuscì a mettere insieme altre band seminali di quegli anni come Folk Implosion, Sebadoh e Slint con la struggente Good morning, captain. Le atmosfere sensuali di Loveless in bilico tra le melodie della 4Ad records e la dispersione sensuale dei Velvet Underground sembrano associarsi ripetutamente comunque ad ambientazioni tipicamente voluttuose e provocanti. E’ emblematico che il brano Only Shallow sia stato inserito nella colonna sonora del torbido Amateur di Hal Hartley, un noir dalle tinte erotiche del ’94 con Isabelle Huppert. Se i Sonic youth hanno come loro ossessione Madonna Ciccone, la musa di Haneke sembra avere l’eleganza e l’ambiguità perfetta per rivestire i panni della madrina che rappresenti al cinema una band così importante e che oltretutto prese ispirazione per il proprio nome da un vecchio horror dell’ ’81 di George Mihalka.
Mercoledì 29 Maggio avremo occasione di vederla finalmente dal vivo anche in Italia a Roma, all’Orion di Ciampino.
Nell’anno in cui gli M83 arrivano al cinema direttamente con Tom Cruise per la colonna sonora del blockbuster Oblivion ci auguriamo che anche Mbv possa sdoganare definitivamente i My bloody valentine anche nel cinema che amiamo.
*La tracklist del concerto dello scorso 13 marzo all’Hammersmith Apollo di Londra
Tracklist:
1. I Only Said
2. When You Sleep
3. New You
4. You Never Should
5. Honey Power
6. Cigarette in Your Bed
7. Only Tomorrow
8. Come in Alone
9. Only Shallow
10. Thorn
11. Nothing Much to Lose
12. To Here Knows When
13. Slow
14. Soon
15. Feed Me With Your Kiss
16. You Made Me Realise
17. Wonder 2
*courtesy of inkoma.com