Sorprese e conferme in questa classifica dei film preferiti dai redattori di Schermaglie nell’anno che è da poco passato. Ci sono due o tre nomi che tornano con una certa insistenza come Todd Haynes con Io non so qui, Ken Loach con In questo mondo libero, Cristian Mungiu con 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni, Gus Van Sant con Paranoid Park. Riceve una buona attenzione anche Le vite degli altri e Mio Fratello è figlio unico. Attesa per Redacted di De Palma e Lo scafandro e la farfalla di Schnabel indicati con entusiasmo da chi li ha visti nei Festival. Invece per i documentari bisognerebbe chiedere che vengano distribuiti! Spazio al nuovo horror con REC dello spagnolo Balaguerò. Ma andando a spulciare classifica per classifica troverete modo d’essere d’accordo o meno con le scelte fatte da Schermaglie. Vi chiediamo per questo di esprimere nei commenti i vostri “migliori”.
Alessia Brandoni
1. 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di C. Mungiu; 2. La duchessa di Langeais di J. Rivette; 3. Io non sono qui di T. Haynes; 4. Paranoid Park di G. Van Sant; 5. I magnifici documentari: Elle s’appelle Sabine di S. Bonnaire, Wrong time wrong place di T. Milosevic, Vogliamo anche le rose di A. Marazzi. (Tolto il primo film, gli altri non seguono un ordine, piuttosto una deriva appassionata oltre i formati, i generi, gli inediti).
Raffaele Giannitelli
1. Un’altra giovinezza di F. F. Coppola; 2. Inland Empire di D. Lynch; 3. Io non sono qui T. Haynes; 4. L’uomo di Vetro di S. Incerti; 5. Leoni per Agnelli di R. Redford.
Vincenzo Avagliano
1. Mio fratello è figlio unico di D. Luchetti; 2. Le vite degli altri di F.H. Donnersmarck; 3. Across the universe di J.Taymor; 4. Sleuth di K. Branagh; 5. 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di C. Mungiu.
Sergio Ponzio
1. Redacted di B. De Palma; 2 Lo scafandro e la farfalla di J. Schnabel; 3. In questo mondo libero di K. Loach; 4. REC di J. Balaguerò; 5. Hostel II di Eli Roth.
Stefania Bonelli
1. 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di C. Mungiu; 2. La promessa dell’assassino di D. Cronenberg; 3. Paranoid Park di G. Van Sant; 4. Meduse di E. Keret e S. Geffen; 5. Nella valle di Elah di P. Haggis.
Fabrizio Croce
1. Paranoid Park (nessuno sa filmare gli adolescenti con tanta franchezza eppure tanto amore come Gus) di G. Van Sant ; 2. In questo mondo libero di K. Loach (il finale più bello e struggente dell’anno); 3. Quattro minuti (forse non è un grande film ma ha “cuore” e “muscoli”) di C. Kraus; 4. Paprika (l’incubo più bello dell’anno) di K. Satoshi; 5. Cate Blanchett, un “film” a parte in film pomposi e sopravvalutati come Diario di uno scandalo, Io non sono qui ed Elizabeth.
Daniele Lupi
1. Lo scafandro e la farfalla di J. Schnabel; 2. Into the wild di Sean Penn; 3. In questo mondo libero di K. Loach; 4. Le vite degli altri di F. H. Donnersmarck ; 5. Mio fratello è figlio unico di D. Lucchetti.
Marino Galdiero
1. Le ferie di Licu di V. Moroni; 2. Il grande capo di Lars Von Trier; 3. Io non sono qui di T. Haynes; 4. Un’altra giovinezza di F. F. Coppola; 6 Inland Empire di D. Lynch.
Edoardo Zaccagnini
Giovanna Quercia
1. In questo mondo libero di K. Loach; 2. L’età barbarica di D. Arcand; 3. Viaggio in India di Mohsen Makhmalbaf; 4. Le ferie di Licu di V. Moroni; 5. Irina Palm di S. Garbarski.
Poi il più brutto: L’uomo privato di E. Greco
Giovannella Rendi
1. Lo scafandro e la farfalla (anche se non uscito in regolare distribuzione) di J. Schnabel; 2. Le vite degli altri di F. H. Donnersmarck; 3. 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni C. Mungiu; 4. Meduse di E. Keret e S. Geffen; 5. Redacted di B. De Palma.
Anne Preckel
1. Le vite degli altri di F. H. Donnersmarck; 2. Obsluhoval jsem anglického krále (tit. ingl.: I Served The King Of England) di Jiri Menzel; 3. L’età barbarica di D. Arcand; 3. And the spring comes di Gu Chang Wei ( alla Festa del cinema di Roma); 4 Ai confini del paradiso di F. Akin; 5. I Simpsons di D. Silverman.
Annalisa Picardi
1. Ratatouille di B. Bird; 2. Giorni e nuvole di S. Soldini; 3. Sous les bombes di P. Aractingi (mai uscito in Italia); 4. Hair spray di A. Shankman; 5. Le Grain e et le mulet di A. Kechiche (Cous Cous, sperando che il doppiaggio italiano non l’abbia distrutto); a parte: Mio fratello è figlio unico (piccolo omaggio al buon Germano). Peggior film: L’assassinio di Jasse James di A. Dominik (a Venezia è stato l’unico per cui ho abbandonato la sala, e pensare che non ho fatto colazione per vederlo, non gridate all’anatema!).
Arianna Biagi
1 Le vite degli altri di F. H. Donnersmarck; 2. Quattro minuti di C. Kraus; 3. L’eta’ barbarica di Denys Arcand; 4 La vie en rose di Olivier Dahan; 5. Piano, solo di Riccardo Milani.