"I film oggi mostrano soltanto un mondo di sogni e hanno perso contatto con la vita reale. In questo Paese la gente è già morta emozionalmente a 21 anni, forse ancor prima. Come artista, la mia responsabilità consiste nell’aiutare la gente a superare i 21 anni. I miei film sono un percorso nelle emozioni e nella vita intellettiva, che offrono un possibile modo di evitare il dolore. Il film è un’investigazione sulla vita, un’esplorazione, un continuo interrogarsi sulla gente"