A fargli dimenticare gli anni bui per i problemi di salute che lo hanno costretto alla sedia a rotelle e lo avevano fatto pensare ad un abbandono della regia, nel 2011 sono arrivate nuove energie e molte soddisfazioni: Bertolucci è stato il primo regista a ricevere la Palma d’oro alla carriera a Cannes; ha avuto una retrospettiva completa alla Mostra di Pesaro e sta uscendo nelle sale la copia restaurata de Il Conformista (1970), uno dei suoi capolavori.
Ma quel che conta di più è vederlo all’opera per la preparazione del nuovo film tratto da Io e te di Ammaniti, per il quale, rinunciando all’ipotesi del 3D per poter girare con maggiore velocità ed immediatezza, ha già trovato i protagonisti: il quattordicenne attore teatrale Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco, fotografa e attrice (classe 1986).
Alla già copiosa saggistica su Bertolucci: dal bellissimo libro intervista di Enzo Ungari – Scene madri di Bernardo Bertolucci – all’ interessante raccolta di testi del regista, ottimo critico ed autocritico, La mia magnifica ossessione edita da Garzanti; si aggiunge ora il bel saggio curato da Adriano Aprà ed uscito in occasione della mostra di Pesaro.
I suoi film vengono riletti con gli occhi dei critici di una vita: Aprà, Fofi, Torri, etc e di quelli giovani di chi i suoi film li ha visti retrospettivamente (Scandola, Ravesi, etc). Bertolucci stesso ha raccontato come alla sua sorpresa nel leggere nomi di saggisti non conosciuti Aprà abbia esclamato, giustamente: esistono anche i giovani!
Il bel saggio che è corredato da una dettagliata filmografia e una lunga bibliografia che Sara Leggi allarga alle pubblicazioni internazionali. Ripercorrere le tante tematiche dei film del regista parmense e le analisi del suo linguaggio pieno di stratificazioni (citazionismo cinefilo, musica lirica, poesia, psicanalisi, pittura…) è anche occasione di ripensare a certi giudizi e stimolo a rivedere film meno noti o sottovalutati quali Partner o La tragedia di un uomo ridicolo. Oppure di riflettere sul suo linguaggio con l’analisi stilometrica di Starace che con tabelle e grafici ci mostra le variazioni dei ritmi, del tipo di inquadrature e dei movimenti di macchina nei suoi film, mettendo a confronto tali dati anche con quelli dei film di autori coevi.
Bernardo Bertolucci. Il cinema e i film, a cura di Adriano Aprà, Marsilio, 2011, pg.344, 28 euro.