Ogni immigrato sa bene che lasciare il proprio paese e insediarsi in uno diverso non è solo un semplice spostamento geografico. Migr@tions, una curiosa e interessante iniziativa di Radio Canada International, è un concorso on line di cortometraggi e balados (file audivisivi) sul tema dell’immigrazione. Si tratta di circa 120 corti sia di fiction, sia d’animazione sia documentari provenienti da 22 paesi del mondo, selezionati da una giuria internazionale e resi accessibili al pubblico via internet. Il concorso – iniziato il 16 ottobre – come delle vere e proprie olimpiadi si è appena concluso con una finale a tre. A metà mese saranno annunciati i vicnitori. Ogni settimana hanno gareggiato 10 film in lingua francese e 10 film in lingua inglese. I 5 più votati dagli internauti per ciascuna categoria passavano alla settimana successiva fino ad arrivare a disputare dei veri e propri quarti di finale, due semifinali e infine la finale. Anche i film scartati rimangono visibili sul sito durante tutta la manifestazione. Una selezione di corti e documentari saranno proiettati durante tutto l’anno in sale – sparse per il mondo – e in alcune universita’ del Canada, oltre che a rimanere visibili sul sito del festival. La votazione del pubblico si è conclusa oggi e a metà dicembre saranno annunciati i vincitori.
Non c’è bisogno di sentire teorie e prognosi per capire che l’immigrazione è una realtà quotidiana nei paesi del mondo, nelle città, nei nostri condomini e nelle nostre famiglie. Una selezione di 10 cortometraggi di Migr@tions è stata ospitata dal Festival Internazionale del Cortometraggio di Siena alla sua tredicesima edizione (che si è tenuto da 24 al 29 novembre). La selezione di corti, presentati in anteprima mondiale, è stata curata da Michel Coulombe, e ha incluso film molto diversi tra di loro che hanno reso l’idea della varietà e complessità del tema. Sono testimonianze che raccontano di esperienze, problemi e ingiustizie collegati al tema, dalla prospettiva degli immigrati e da quella dei loro conviventi, ma danno anche spazio ad un’analisi storica del fenomeno fino a dare voce ad attivisti e cittadini che combattono coraggiosamente per i diriitti degli immigrati e per la loro libertà di muoversi e di esprimersi. Questo è il caso di The Deported (Mustaque Ahmed Mahbub, Corea del Sud 2007) che tratta di attivisti immigrati deportati per aver organizzato manifestazioni in Corea del Sud oppure di Transit (Atelier Collectif, Belgio 2008) che pur essendo un’animazione veloce e divertente offre uno sguardo generale e storico sulla storia della migrazione di diversi popoli nel mondo. Il documentario spezza-cuore Les Sacrifies (Karim Ait-Gacem, Francia 2007) rende omaggio ai lavoratori immigrati che parlano dei loro sacrifici tra la Francia, dove lavorano, e il Senegal, dove vivono le loro famiglie. Questi bravi cittadini pagano le tasse e lavorano duro. Sono lucidi, quasi distaccati, perche’ sanno che sono stati sacrificati.
Il mockumentary Chino (Rogelio Sastre Rosa, Spagna 2007) affronta i temi d’identita’, razza, immigrazione e nazionalita’ attraverso la testimonianza di Jose Manuel, un “cinese” imprigionato nel corpo di uno spagnolo, mentre nel film d’animazione FATHER (Sebastian Danta, Australia 2007, vedi l’immagine) un ragazzo fatica a comprendere suo padre, silenzioso e strano, un immigrato diventato un rifugiato delle emozioni in casa propria. Il film Rendez-nous nos maliens (Virginie Berda, Francia 2008) documenta la storia speranziosa degli abitanti di una piccola cittadina bretone che diventano attivisti per protestare contro l’espulsione di 23 immigrati maliani, ben integrati nella comunita’, e ricorda del lutto che si crea da tutte le due parti, mentre nella fiction allegorica-shock Sarean – On the Fishing Net (Asier Altuna, Spagna 2008) la pesca nel Mare del Nord si trasforma in un crudele rituale di sangue, sucitando delle associazioni spaventosamente reali.
Una selezione riuscita e stimolante, quella di Michel Coulombe per il Festival di Siena. E’ la sintesi di una ricchezza di film che parlano di identità, speranze, sacrifici e ferite intorno al tema della immigrazione. Migr@tions aiuta a capire cosa significa essere immigrato e dover trovare un nuovo posto nel mondo. Per tutti quelli che si sentono arrivati: guardate anche comodamente da casa!