Premessa.
Chi scrive è portatrice sana di un virus ancora incurabile: la critica. Le cause e gli effetti sono in prognosi riservata. Dopo un’estate colma di mondanità tra spettacolo, arte, cultura e folklore, è arrivato il momento di analizzare la performance status della cultura contemporanea nel nostro paese. Lo faremo prendendo in esame una paziente anziana, un po’ debole e stanca, ma ancora operosa come la 15ª Quadriennale di Roma. Q15 per gli amici.
Mi ha intenerito il cuore sapere che la nostra ormai attempata Q15, per dimostrare la sua lucidità a tutti coloro che si crucciano per il suo preoccupante stato di salute, ha elargito premi e cotillon. Il Premio Quadriennale per Adrian Paci con il video Centro di permanenza temporanea, a Deborah Ligorio il Premio alla giovane arte per il video Il sonno. Infine a Maurizio Cattelan medaglia d’oro alla carriera.
Forse tra voi miei cari amici e colleghi, c’è qualcuno impensierito per il destino di questa anziana degente. Vi prego quindi di concedermi un po’ del vostro prezioso tempo, per consultare insieme la cartella clinica della 15ª Quadriennale e cercare una cura efficace.
Cartella clinica della paziente Q15.
Scheda anagrafica
Anno di nascita: 1927.
Padre genetico: Benito Mussolini.
Tutore: Cipriano Efisio Oppo (al tempo Segretario del Sindacato fascista degli artisti, critico dell’Idea nazionale, organo del movimento politico nazionalista che confluirà nel partito fascista. Era tra coloro che propagandavano il delirante ritorno all’ordine).
Scheda rilevazione dati e identificazione problemi
Presidente: Gino Agnese (un signore che appoggia la proposta di distruggere l’Ara Pacis di Richard Meier).
Disponibilità economiche: circa 1.500.000 (per buona parte concessi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comune di Roma).
Scheda progetto assistenziale
Curatori: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. Giuria della performance status, con la quale intendiamo la scala di valutazione dello stato di validità generale di un paziente: Suzanne Pagé, direttrice della Fondation Louis Vuitton pour la création, Gerald Matt, direttore della Kunsthalle di Vienna, Vicente Todolí, direttore della Tate Modern di Londra.
Scheda di trasferimento/dimissione
La paziente in esame necessita di una cinquantina di anni di degenza assistita. Durante tale periodo, si consiglia vivamente una pausa meditativa dal lavoro e da ogni attività che possa nuocere a lei stessa e a tutta la comunità. Si consiglia inoltre alla degente, di mantenersi aggiornata sulle ricerche in corso nel nostro paese e in campo internazionale.
Scheda della terapia
L’italianità è una malattia esantematica che, come abbiamo riscontrato durante le nostre approfondite ricerche, affligge l’assistita fin dalla nascita. Si rende necessaria in questo caso specifico un’urgente terapia d’urto. Per debellare la pericolosissima e imprevedibile patologia rintracciata è necessaria una cura intensiva di medicina alternativa: una potentissima dose di arte contemporanea sperimentale e qualche goccia di cosmopolitismo più volte al giorno. Com’è noto, l’arte sperimentale è l’antiparassitario più potente in circolazione. Data la difficoltà nel reperirlo, è spesso sostituito con farmaci palliativi di scarsa efficacia che tendono ad alleviare i sintomi e le conseguenze della malattia, senza intervenire sulle cause e quindi senza ambire alla guarigione dalla malattia stessa. Queste cure palliative sono fortemente sconsigliate dagli specialisti.
Scheda degli esami diagnostici
Diagnosi: tracce di arte poche, pochissime, quasi assenti, impercettibili. L’apparato mediatico risulta comunque in perfetta salute.
Diario infermieristico
La paziente appare confusa, depressa e deprimente, schizofrenica. Si riscontrano sintomi d’incoerenza nel discorso, nei comportamenti, nei rapporti sociali e una latente amnesia retrograda. Si rileva una forte intolleranza ai dottori specializzati e alle cure sperimentali.
Scheda di Valutazione
Abbiamo finora analizzato l’insieme delle pratiche cliniche, diagnostiche e terapeutiche, la cui finalità è il ristabilimento dello stato di salute compromesso, in generale la prevenzione del suo decadimento, i parametri e i livelli funzionali scarsi, le capacità elementari e intermedie, il grado del deficit demenziale, la performance status dell’assistita.
E’ nostro dovere di specialisti informarvi che la maggior parte della popolazione del paese è affetta dall’italianità. Molti ignorano di esserlo, sia perché i sintomi non sono riscontrabili in modo evidente sia perché l’incubazione può essere lunghissima. Può essere terribilmente letale per le nuove generazioni. Moltissimi i tentativi di soffocare l’epidemia, di incrementare le ricerche, ma il morbo, invece di indebolirsi, continua a rafforzare la sua azione devastante. Si contagia attraverso vie a noi ancora sconosciute. Consigliamo di astenersi dai luoghi infestati e di proteggere le vie respiratorie, i bulbi oculari, i timpani per evitare la trasmissione del morbo.
Dato il forte e incombente rischio di contagio, si consiglia al paziente, e a chi abbia avuto contatti fisici anche occasionali con gli infetti, il ricovero immediato in un Centro di permanenza temporanea.