Il cinema di Béla Tarr, una delle esperienze autoriali più radicali e intense ad aver attraversato oltre quarant’anni di visioni e riflessioni sui mutamenti politici e su quelli sociali ed esistenziali, approda nella sua interezza a Napoli: tra il 17 maggio e il 2 giugno, all’interno del programma del Maggio dei Monumenti 2024, promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Cohousing Cinema Napoli, ci sarà la possibilità di vedere 15 film, tra lungometraggi e corti, in 7 sale sparse in città.
La retrospettiva integrale, con la direzione artistica e organizzativa di Armando Andria, Gina Annunziata, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce, Salvatore Iervolino e Marcello Sannino a cura di Ladoc, prevede un programma esteso che include momenti di parola qualificati e che si affianca al workshop di regia che Béla Tarr terrà per due settimane con 10 filmmaker under 35 provenienti da vari Paesi.
Le proiezioni, tutte a ingresso gratutito e alla presenza dello stesso Tarr, andranno dai primi lavori degli anni Settanta fino all’ultimo lungometraggio, Il cavallo di Torino, del 2011 (Orso d’argento al Festival di Berlino), e saranno introdotte e presentate da artisti, critici e studiosi con una programmazione dislocata tra alcune delle più significative sale della città (Modernissimo, La Perla, Asilo, Galleria Toledo, Sala Assoli, Astra), continuando nel felice e partecipativo coinvolgimento del pubblico sul territorio, come già avvenuto per le recenti retrospettive su Antonio Capuano e Jean-Luc Godard, realizzate da Ladoc.
L’ordine delle proiezioni non seguirà un percorso strettamente cronologico, proprio per restituire il senso di immersione e coinvolgimento dentro l’opera di Tarr, a cominciare dai suoi film più visionari, struggenti e lucidi nello scandagliare tanto la crisi della dimensione politica e comunitaria, quanto la possibilità di immaginare ancora – in un “tempo del dopo” – aperture cosmiche e partecipate su un paesaggio in cui l’umano si trova a camminare alla stessa altezza di sguardo degli animali, degli alberi e del vento: il denso, e acceso di pietas, Le armonie di Werckmeister (2000), che apre la retrospettiva, e il fluviale Satantango (1994), 435 densissimi e stratificati minuti che sanciscono peraltro l’incontro e la prima feconda collaborazione con lo scrittore magiaro László Krasznahorkai.
È l’acqua uno dei più ricorrenti segni nell’opera di Tarr. Nel suo cinema, ogni inquadratura sembra essere vischiosa, umidiccia, bagnata. Come sostiene il filosofo Jacques Rancière, che ha dedicato uno studio al regista ungherese, è come se la pioggia sostenesse una funzione di millenaria saggezza. I vincitori della storia sono furbi, avari, millantatori: ma non ritorneranno, la pioggia sì. “Non si vince contro la pioggia”. Insomma l’acqua come monito, simbolo, a un tempo metafora e realtà, verità passata, presente, futura.
Oltre all’opportunità di vedere tutti i suoi film proiettati sulla grandezza di uno schermo cinematografico, che espande l’emozione dei suoi primissimi piani sui volti e dei suoi piani sequenza sui paesaggi delle lande ungheresi, sarà possibile accedere al sensoriale ed etico universo di Tarr con un’installazione e performance sonora sulle immagini del suo corto Prologo – Visions of Europe curata da Sergio Naddei e Antonio Raia al Riot Studio; con il recupero di preziosi e inediti materiali audiovisivi selezionati da Fulvio Baglivi dall’archivio di Fuori orario – Cose (mai) viste; con una tavola rotonda di critici, filosofi e studiosi che si confronteranno direttamente con Béla Tarr organizzata in collaborazione con la Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; con un focus su Il cavallo di Torino, tappa conclusiva del viaggio nel cinema di Tarr, e condizione di possibilità per l’inizio della sua attività di insegnamento rivolta a registe e registi del futuro. Senza fine è la visione che ci porteremo dietro. Il dono di Béla Tarr.
PROGRAMMA
Napoli, 17 maggio — 2 giugno 2024
FILM
Venerdì 17 maggio
Multicinema Modernissimo
Ore 21
Le armonie di Werckmeister
(Werckmeister harmóniák, Ungheria-Germania-Italia 2000, 146’)
Interviene Antonio Biasiucci
Domenica 19 maggio
L’Asilo
Ore 11 e ore 17
Satantango
(Sátántangó, Ungheria-Svizzera 1994, 439’)
Introduce Marcello Sannino
Mercoledì 22 maggio
Galleria Toledo
Ore 18.30
Macbeth
(Ungheria 1983, 71’)
Ore 20.30
Almanacco d’autunno
(Öszi almanach, Ungheria 1984, 115’)
Interviene Anna Masecchia
Venerdì 24 maggio
Cinema Astra
Ore 18
L’outsider
(Szabadgyalog, Ungheria 1981, 123’)
Introduce Alessia Brandoni
Ore 20.30
Perdizione
(Kárhozat, Ungheria 1988, 121’)
Introduce Armando Andria
Domenica 26 maggio
Cineteatro La Perla
Ore 19
Carta bianca a Béla Tarr: I disperati di Sandor
(Szegénylegények, di Miklós Jancsó, Ungheria, 1966, 87’)
Ore 21
L’uomo di Londra
(A londoni férfi, Ungheria-Germania 2007, 139’)
Introduce Salvatore Iervolino
Mercoledì 29 maggio
L’Asilo
Ore 18
Hotel Magnezit
(Ungheria 1978, 10’)
Cinemarxisme
(Ungheria 1979, 33’)
Viaggio nella pianura ungherese
(Utazás az Alföldön, Ungheria 1995, 35’)
Prologo
(Prologue, Ungheria 2004, 5’)
Introducono Alessia Brandoni e Salvatore Iervolino
Ore 20:30
Nido familiare
(Családi tüzfészek, Ungheria 1979, 101’)
Introduce Fabrizio Croce
Venerdì 31 maggio
Sala Assoli
Ore 18.30
Contributi dedicati a Béla Tarr da Fuori orario. Cose (mai) viste
Interviene Fulvio Baglivi
Ore 20:30
Rapporti prefabbricati
(Panelkapcsolat, Ungheria 1982, 102’)
Interviene Lucrezia ErcolaniPCSOA
Domenica 2 giugno
Multicinema Modernissimo
Ore 21
Il cavallo di Torino
(A torinói ló, Ungheria-Francia 2011, 156’)
Interviene Alessandro Abate
APPUNTAMENTI
Giovedì 30 maggio
Accademia di Belle Arti di Napoli
Ore 10
Tavola rotonda sul cinema di Béla Tarr
Intervengono Luigi Abiusi, Rinaldo Censi, Patrizio Esposito, Cristina Piccino, Giampiero Raganelli, Daniela Turco; modera Gina Annunziata
In collaborazione con Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo — Accademia di Belle Arti di Napoli
Riot Studio
Ore 20.30
Facing Béla Tarr
Installazione sonora di Sergio Naddei, azione sonora di Antonio Raia
sulle immagini di Prologo (Prologue, Ungheria 2004, 5’)
Domenica 2 giugno
L’Asilo
Ore 19
Aspettando Il cavallo di Torino
Daniela Angelucci in dialogo con Bruno Roberti
L’ingresso gratuito con prenotazione consigliata su eventbrite
Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli italiani
A tutti gli eventi è attesa la partecipazione di Béla Tarr
WORKSHOP DI REGIA
dal 20 maggio al 1 giugno
diretto da Béla Tarr e destinato a 10 filmmaker under 35; tutoring: David Power
******
SENZA FINE
IL CINEMA DI BÉLA TARR
Napoli | 17 maggio – 2 giugno 2024
Multicinema Modernissimo, l’Asilo, Galleria Toledo, Cinema Astra, Cineteatro La Perla, Sala Assoli, Accademia di Belle Arti di Napoli, Riot Studio, Palazzo Cavalcanti
L’iniziativa è promossa dal Comune di Napoli e finanziata dalla Città Metropolitana di Napoli nell’ambito del Maggio dei Monumenti 2024 – Le acque di Napoli
Realizzata da Ladoc
Direzione artistica e organizzativa Armando Andria, Gina Annunziata, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce, Salvatore Iervolino, Marcello Sannino
La tavola rotonda è in collaborazione con Scuola di Cinema, Fotografia e Audiovisivo — Accademia di Belle Arti di Napoli
Il workshop di regia diretto da Béla Tarr, tutoring David Power, è in collaborazione con Riot Studio e l’Asilo