Un omaggio su 18 schermi, una programmazione di quasi tre settimane, dal 14 gennaio al 2 Febbraio. E’ la prima volta che la città di Roma si stringe tutta in unico abbraccio di gratitudine ad un grande cineasta scomparso di recente, attraverso il coinvolgimento capillare di tante realtà culturali, piccole e grandi, che operano con passione e tenacia nel nostro territorio. Per ricordare, per scoprire o riscoprire il cinema di Vittorio De Seta, si sono infatti mobilitate le istituzioni universitarie e scolastiche, le sale cinematografiche ufficiali e quelle d’essai, i cineclub, le biblioteche e i musei, accomunati dagli stessi sentimenti di riconoscenza e affetto nei confronti del maestro palermitano e dal giudizio unanime sul valore artistico di un’opera che non può (e non deve) essere dimenticata.
Hanno aderito al progetto, tra gli altri, la Casa del Cinema, l’Aamod (Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico), Doc.it (l’Associazione dei documentaristi italiani), l’EcoMuseo del litorale romano, Le Biblioteche di Roma, il Centro Sperimentale Di Cinematografia – Cineteca Nazionale con il Cinema Trevi, il Di.Co.Spe dell’Università degli studi di Roma Tre, l’Associazione 100 Autori, l’Archivio Cinema del reale e il Cineclub Detour, con il sostegno dell’Anac, della Cineteca Sarda, della Cineteca della Calabria e della Cineteca di Bologna; della Filmoteca regionale siciliana e della Feltrinelli Real Video. Questo sodalizio, maturato all’insegna dell’autogestione e della produzione indipendente, ha poi l’ambizione di riproporre il modello di cooperazione tra centro e periferia su scala nazionale. Al di là di ogni intento puramente celebrativo, l’interesse per la diffusione del cinema di De Seta in questo preciso momento storico sembra rispecchiare l’urgenza e l’attualità dei contenuti del suo sguardo poetico sul mondo: la perdita dell’identità, l’esigenza del recupero delle radici, il disorientamento psicologico ed esistenziale dell’individuo moderno come conseguenza della fine repentina e rovinosa di un’intera epoca, l’integrazione come utopia irrinunciabile.
Il programma dell’ imponente rassegna Vittorio De Seta – Diari di un maestro di cinema ripercorre l’intera filmografia dell’autore di Banditi a Orgosolo: un corpus di pellicole esiguo, sofferto, necessario, miliare. Ad accompagnarci nel viaggio frammentato e solitario del cinema di questo artista indipendente, rigoroso e refrattario, per indole e principio, a qualsiasi forma di compromesso, ci saranno i suoi collaboratori, i colleghi registi, gli studiosi della sua opera, i critici, gli amici e i parenti. Tra questi: Gianni Amelio, Luciano Tovoli, Adriano Aprà, Enrico Ghezzi, Vera Dragone, Dijbril Kebe e Marzia Mete. Leggi il programma completo della manifestazione