La 24a edizione del FESTIVAL MIX MILANO, diretta da Giampaolo Marzi – in programma da oggi al 29 giugno –  apre l’estate metropolitana con una miscela magica, una love potion di film inediti, dove si sfogliano pagine di libri, si invocano parole di teatro e si amplificano suoni di elettronica. Intorno ai temi dell’identità si raccoglie il meglio delle visioni in circolazione. 

Il Festival Mix di cinema gaylesbico e queer culture è nato nel lontano 1985 come rassegna di Film gay organizzato dal Centro di Iniziativa Gay, Arci Gay, l’Altro Martedì, Babilonia e A.S.A. Nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi non solo nel nome, ma anche nei contenuti e nella location, passando dal Cinema Paris, prima storica sede, al Cinema Pasquirolo, per poi approdare al Teatro Manzoni e giungere quest’anno – per la quinta volta – al Teatro Strehler, Piccolo Teatro di Milano. Nelle intenzioni di Marco Mori, Presidente del C.I.G. Centro di Iniziativa Gay, Comitato Provinciale Arcigay di Milano, e organizzazatore di questa edizione, “il Mix, attraverso le storie che racconta e le vite che fa incrociare, seduti in platea o grazie agli scambi d’opinioni tra uno spettacolo e l’altro, è lo specchio dei nostri tempi. Perché la rassegna ha saputo ripresentarsi ogni anno come un puntuale interprete dei nostri desideri, delle nostre passioni, dei nostri tormenti e talvolta dei nostri dilemmi. Assieme ai piccoli e grandi cambiamenti di cui siamo stati partecipi e/o testimoni sia nella comunità lgbt come nella società, il Festival Mix è una ricorrenza felice, un compagno di viaggio sempre se stesso ma sempre nuovo.”  Festival MIX Milano è realizzato in collaborazione con Citroën e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.

Ecco, nelle parole del direttore Gianpaolo Marzi, la descrizione della Love Potion 2010: “Milano. Giugno. Solstizio d’estate. Sul tronco di un albero brilla un oggetto, forma sinuosa verde smeraldo. È una miscela densa e lucida. È una miscela magica. Una pozione di film inediti, di pagine di libri, di parole di teatro e di suoni di elettronica. È la love potion. Liturgia laica del cinema, rito pagano della musica. Ci trovate dentro gli intrecci sentimentali imprevedibili di Plein Sud. Il ribaltamento del complesso edipico freudiano di J’ai Tué ma Mère. I misteri dei diari di Anne Lister, lontana parente delle Sorelle Brontë. Le sfide genetiche e intersessuali de la Boyita. El cuarto, in una Montevideo inaspettatamente liberal. I bronzi di Rio Joao Gabriel Vas concelloes e Rafel Cardoso, che From beginning to end diffondono una luce sovrannaturale. Gli incubi, i sogni, le follie e la saggezza di Uncle David. Gli scenari bucolici della campagna basca, teatro tragico della vita contadina di Ander. Un Big Gay Musical, genesi biblica di Adam & Steve, tra angeli piumati, pettorali sudati e can can sincronizzati. Redwoods e un pizzico d’amore strappalacrime. L’arbre, la forêt e i ricordi di Frédérick, deportato dai nazisti a Schirmeck. Il mammismo italiano che incontra il matriarcato ebraico al grido di Oy vey, my son is gay! Le copie in 35 mm di SalòUltimo Tango a Parigi spiegate dalle parole esperte del professor Tatti Sanguineti, a quarant’anni dall’offesa al buon costume e vilipendio alla religione. E fra le luci acide lisergiche di Howl il sorriso di James Franco, inno alla libertà. Ho visto le migliori menti della mia generazione marcire in un benessere di egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo moralista, coazione conformista. In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza, il più colpevole son io, inaridito dall’amarezza. Durante le prove per la Plastic Dream Machine abbiamo sentito urlare. Forse Ginsberg. Forse Pasolini. Probabilmente un sogno.” 

Programma e maggiori informazioni su: www.festivalmixmilano.com e www.cinemagaylesbico.com  

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