Una breve pausa agostana per rifiatare e di nuovo in viaggio. Il cinecamion di Officina Film Club è pronto a raggiungere la Capitale con un carico di immagini rare, invisibili, inedite, introvabili, ovvero come tornare alla realtà continuando a sognare. ANIENE FILM FESTIVAL 2010 – IL CINEMA DELLA TERRA chiude questa seconda edizione con tre appuntamenti romani: lunedì 30 agosto al cinema Farnese Persol di Piazza Farnese, sabato 4 e domenica 5 settembre al centro sociale La Torre in via Bertero 13, zona Casal de'pazzi, all'interno della Riserva Naturale Valle dell'Aniene. Tutte le proiezioni saranno, come sempre, ad ingresso libero.

L’acqua e il suo mercimonio saranno il tema dominante di questa tre giorni di visioni e incontri. Lunedì 30 agosto 2010, dalle 16 a mezzanotte, sono ben otto le proiezioni in palinsesto. Si parte con gli eterni maestri Godard, Rossellini, Vigo, Bertolucci che ci racconteranno della loro esperienza dell’acqua rispettivamente in Une histoire d’eau, L’Atalante, Il ruscello di Ripasottile e Histoire d’eaux (episodio dal film Ten minutes older – The Cello). Sono quattro brevi lavori, pietre miliari della storia del cinema o piccoli capolavori, come il corto di Godard su soggetto di Truffaut, oppure piccoli esperimenti, come il ritrovato e restaurato bozzetto rosselliniano del 1941. Chiude questo ipotetico primo ciclo dell’acqua il primo lavoro del bravo Gianfranco Rosi che con Boatman, nei primi anni Novanta, raccontava in maniera laica e disincantata la sacralità del Gange per gli induisti di Benares.

Lo specchio di David Christensen, Sopra le nuvole di Sabrina Guigli e Riccardo Stefani, e Ritrarsi di Tommaso Cotronei sono il giusto controcanto della giornata. Sono storie d’alta quota, paesaggi montani, racconti di luoghi e tempi diversi di questo Paese, ma con in comune la capacità di indugiare sulle cause intime delle realtà che raccontano: una piccola comunità del Piemonte, una memoria di guerra dell’Appennino centrale, la vita solitaria di due anziani nell’entroterra della Calabria. Saranno presenti alle proiezioni Gianfranco Rosi, autore di Boatman, Sabrina Guigli e Riccardo Stefani registi di Sopra le nuvole e Tommaso Cotronei autore di Ritrarsi.

Sabato 4 e domenica 5 settembre nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene presso il Centro Sociale la Torre in Via Bertero, 13 a Roma, si terranno le ultime due, intensissime giornate di proiezioni. Il programma di queste giornate è stato realizzato anche grazie alla collaborazione con l'Associazione Insieme per l'Aniene Onlus, costituita nel 1999 su iniziativa dei comitati storici territoriali Parco della Cervelletta, Parco Fluviale, Parco delle Valli. Impegnati da anni nella tutela delle aree di pregio ambientale che si stendono lungo il tratto urbano del fiume Aniene, la loro attività ha contribuito alla costituzione della Riserva Naturale della Valle dell'Aniene, oggi sotto tutela dell’Ente Regionale Roma Natura. L'Associazione è stata ed è un costante punto di riferimento per la cittadinanza e le istituzioni che lottano per l'acquisizione al patrimonio pubblico dell'area umida e del Casale della Cervelletta e del Pratone delle Valli, zone da sottrarre alla speculazione edilizia, come anche Casale Scarpa, già custodito affinché divenisse la Casa del Parco della Riserva Naturale Valle dell'Aniene. Insieme ad altre realtà della valle dell'Aniene l’associazione ha fondato il Comitato Aniene, punto di riferimento nella Valle nel contrastare i prelievi indiscriminati di acqua dalle sorgenti del fiume Aniene con particolare riguardo alla sorgente del Pertuso, per la quale il Comitato ha di recente raggiunto un accordo di massima con Acea.

L'associazione partecipa inoltre al Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua ed al Coordinamento Provinciale Acquabenecomune. In un contesto così ricco di contenuti e attualità le pellicole scelte da Paolo Luciani e Cristina Torelli non potevano essere più azzeccate. Si apre con Spike Lee: quattro ore dedicate alla catastrofe di New Orleans. Quando gli argini si rompono è un requiem in quattro atti, girato nel 2006 all’indomani del passaggio dell’uragano Katrina, che verrà presentato in due proiezioni da due ore ciascuna. Inediti nelle sale, gli stravaganti e colorati Green Porno di Isabella Rossellini, finanziati dal Sundance di Robert Redford, verranno presentati divisi in due sezioni: sabato 4 i corti dedicati alla vita sessuale degli insetti e domenica 5 i corti sulla vita sessuale dei pesci. Totale: 18 cortometraggi.

Per la categoria “grandi maestri”, ci saranno Nicholas Ray, Jean Renoir e Amos Gitai. Il paradiso dei barbari è un pamphlet ecologista antelitteram, ambientato nella Florida di inizio secolo; Il fiume è la pellicola indiana e a colori del maestro francese; Ananas, del 1984, è un lavoro di ricerca del regista israeliano, una tesi anticapitalista contro il mercato globale e gli illeciti profitti della finanza. Non poteva mancare un terzetto di documentari poco o mai visti: Dalle mani di Titta Cosetta Raccagni, del 2009, è un’istantanea della Cambogia invasa dai capitali stranieri, ma inquadrata dal punto di vista delle mani dei cambogiani che a quegli investimenti danno profitto a loro discapito. Con i miei occhi di Giorgio Diritti, del 2002, è un viaggio dalla foresta dell’area indigena dei Satarè-Mawè, lungo il fiume Andirà e il Rio delle Amazzoni fino a giungere a Manaus, la capitale dello stato Amazonas, in Brasile. Il protagonista del viaggio è lo sguardo di un giovane ragazzo indio, partito alla ricerca del fratello, fuggito da una scuola agricola di padri missionari cattolici. The cove – L’insenatura di Louie Psihoyos è il Premio Oscar 2010 come miglior film documentario. Ric O’Barry, il protagonista, è stato l’addestratore di delfini della popolare serie TV Flipper. Dal giorno in cui Kathy, femmina di delfino, si è lanciata fuori dalla vasca per suicidarsi, O’Barry ha iniziato a impegnarsi per il boicottaggio dei parchi acquatici. Oggi le energie di Ric O’Barry sono concentrate su The cove, placida laguna giapponese dove ogni anno per sei mesi si danno appuntamento i cacciatori di cetacei, pescatori e acquirenti occidentali pronti a sborsare anche 150 mila dollari per aggiudicarsi un delfino da portare nelle loro megapiscine. I giapponesi catturano illegalmente 23 mila delfini l’anno. Ma quasi la metà dei delfini che vivono in cattività muore nel giro di due anni. Durante le giornate del 4 e 5 settembre, dalle 10 al tramonto, grazie alla partecipazione di Terra/terra e Tutti per terra, sarà attivo il mercatino biologico. Dalle 12, mangiamo tutti insieme con menù per bambini e dalle 13:30 alle 15:30 il trucca b
imbi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.